L'Industria

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Lunedì, 22 Ottobre 2012 17:35

Il Sin di Taranto

Nel territorio di Taranto insiste una notevole concentrazione di insediamenti industriali ad alto impatto ambientale : l’Ilva (circa 9 mln t/a di acciaio), la raffineria ENI (6,5 mln annui derivati da petrolio) con il suo deposito (riserve strategiche nazionali, 135 serbatoi fuori terra per una capacità di 2.000.000 mc ), le due centrali termoelettriche ex Edison passate all’Ilva (circa 1100 mgw), la centrale ENIPOWER (87 mgw), la Cementir (900 mila t/a di cemento), due inceneritori, la discarica Italcave (complessivi 6 mln mc), le discariche dell’Ilva (tra cui una “2C”), la…
 “Il tavolo romano è stato, come si prevedeva, interlocutorio. Positivo è che le problematiche ambientali locali siano state elevate a  questione nazionale, ma il rischio è che dopo i riflettori ci si incunei in percorsi  dai risultati modesti e di facciata”. Questo il commento di Legambiente dopo la riunione dello scorso 17 aprile a Roma. “E’ già accaduto nel passato con gli atti di intesa 2002/2005:” – continua la nota di Legambiente – “il tavolo parallelo sullo sviluppo insediato a Roma si perse strada facendo. Mentre all’Ilva veniva concesso -…
Ilva, studio Sentieri, a Taranto aumentata la mortalità. Legambiente: “I nuovi dati confermano la drammaticità della situazione. Necessari provvedimenti urgenti e una valutazione dell’impatto sanitario che orienti le prescrizioni dell’Aia “I nuovi dati degli studi epidemiologici dell’area di Taranto confermano la drammaticità della situazione sanitaria nella città pugliese”. Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza in merito ai dati dell’aggiornamento dello studio epidemiologico Sentieri, relativi all’analisi della mortalità, del biomonitoraggio e del rischio sanitario connesso alla qualità dell’aria per gli anni 2003-2009. “Una drammaticità che la delegazione di Legambiente ha richiamato…
In occasione dell’incontro con il Ministro Balduzzi presso la prefettura di Taranto, cui parteciperà Lunetta Franco, Presidente del Circolo Legambiente di Taranto, partendo dalla valutazione della grave situazione sanitaria della città di Taranto, Legambiente presenta al Ministro le proprie richieste affinché si attuino alcuni interventi ritenuti prioritari per limitare i rischi cui è esposta la popolazione, nonché ai fini della prevenzione e della cura delle patologie connesse all’inquinamento di origine industriale. In particolare le richieste di Legambiente riguardano: 1. uno studio serio e approfondito sullo stato di salute della popolazione…
Cosa sappiamo 1.Le emissioni di sostanze inquinanti dell’impianto siderurgico di Taranto sono state e sono ancora elevate (con emissioni convogliate e fuggitive). I controlli campionari e i sistemi di monitoraggio continui dell’ARPA Puglia hanno messo in evidenza negli anni diverse criticità relative alle concentrazioni di PM10 (al di fuori dai limiti di legge per i valori giornalieri nelle centraline del quartiere Tamburi), di benzo(a)pirene, e di diossine. 2.Le sostanze emesse alle concentrazioni riscontrate in aria ambiente producono effetti sanitari prevedibili sulla base delle conoscenze scientifiche disponibili: malattie dell’apparato cardiovascolare, respiratorio…
Giovedì, 18 Ottobre 2012 02:00

Osservazioni AIA 18 Ottobre

Legambiente ha presentato in Conferenza dei Servizi le proprie Osservazioni al Parere Istruttorio Conclusivo relativo al riesame dell’AIA per l’Ilva di Taranto In un documento presentato nell’audizione precedente la Conferenza dei Servizi relativa al riesame dell’AIA per l’Ilva di Taranto, Legambiente ha presentato le proprie Osservazioni al Parere Istruttorio Conclusivo relativo al riesame dell’AIA per l’Ilva di Taranto. Nel documento vengono evidenziate tutte le criticità della nuova Autorizzazione integrata Ambientale. In particolare si sottolinea come il riesame avrebbe dovuto comportare la proposizione di un quadro aggiornato e più consono alla realtà…

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