Il Territorio e il Mare

Il Territorio e il Mare

Le acque del Mar Piccolo e del Mar Grande di Taranto, con la loro straordinaria biodiversità e l'ampia estensione territoriale, rappresentano un patrimonio di inestimabile valore ecologico e strategico. La complessità di questo ecosistema, che ospita una varietà di specie marine uniche, richiede un'attenzione costante e una sorveglianza attenta. Chi vive e lavora in queste zone ha spesso avuto modo di osservare come le risorse a disposizione del personale preposto al controllo, come ad esempio la Capitaneria di Porto, possano risultare talvolta limitate rispetto alla vastità dell'area da monitorare.Si tenga…
Le motivazioni poste a base del progetto del dissalatore sul Tara, riportate nelle premesse della documentazione ufficiale, collegano la sua costruzione alla necessità di ridurre l'emungimento dei pozzi che forniscono acqua potabile al Salento, causato dalle insufficienti risorse idriche rivenienti dagli invasi di cui si avvale il sistema idrico pugliese. Si tratta degli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo, in Basilicata, di Conza, in Irpinia, di Occhito, a metà tra il Molise e la Puglia, e del Locone, in Puglia. Da questi invasi, che servono anche il settore agricolo,…
Legambiente Taranto interviene nuovamente nel procedimento amministrativo relativo al progetto di dissalatore indirizzando una serie di richieste al Servizio Autorità Idraulica della Regione Puglia competente per la concessione della derivazione delle acque del fiume Tara per un massimo di 2.100 l/s di cui: 1000 l/s AQP per uso idropotabile, 600 l/s Acque del Sud per uso irriguo, 500 l/s Acque del Sud per uso industriale.L'associazione ha in primo luogo segnalato che Acciaierie d'Italia in AS risulterebbe titolare del contratto a tempo indeterminato stipulato a giugno 1991 da ILVA con EIPLI,…
Legambiente Taranto ha scritto al Commissario prefettizio del Comune di Taranto, la dottoressa Perrotta, chiedendo un incontro per illustrarle gli elementi che, secondo l'associazione, possono suffragare una azione amministrativa del Comune di Taranto, avversa al progetto di costruzione di un dissalatore che utilizzi le acque del fiume Tara, che dia seguito alle deliberazioni del Consiglio Comunale.Rispetto al progetto, il principale riferimento sovraordinato è il Piano d'Ambito 2020-2045, approvato definitivamente nel 2023 ma elaborato a partire dal 2017, che considera tre alternative di progetto: 1) impianto di dissalazione del Tara, 2)…
Sul progetto di un dissalatore sul Tara, AQP con un suo comunicato ha reso noto che "...Il tema della mitigazione degli impatti energetici era stato affrontato in primo un incontro con Legambiente Puglia e Legambiente Taranto già a marzo del 2024 ed è arrivato a soluzione in un nuovo appuntamento svolto il 31 gennaio, quando AQP ha comunicato all'associazione che riuscirà a coprire l'intero fabbisogno energetico dell'impianto approvvigionandosi di energia proveniente da fonti rinnovabili certificate tramite Garanzie di Origine...." AQP ha omesso però di comunicare che, in entrambi quegli incontri,…
La vicenda del dissalatore sul fiume Tara sta riportando alla ribalta un tema che tutti i cittadini pugliesi conoscono: la mancanza di fonti idriche superficiali nella nostra regione. Il sistema pugliese di approvvigionamento idrico si avvale dell'Invaso di Monte Cotugno, alimentato dal Fiume Sinni, dell'invaso del Pertusillo, alimentato dal Fiume Agri, in Basilicata, dell'invaso di Occhito, alimentato dal Fiume Fortore, a metà tra il Molise e la Puglia, dell'invaso del Locone, in Puglia, alimentato dal Torrente Locone. A questi invasi si aggiungono le Sorgenti di Caposele e di Cassano Irpino.…
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