Domenica, 21 Ottobre 2012 20:00

Legambiente presenta le proprie richieste al Ministro Balduzzi

In occasione dell’incontro con il Ministro Balduzzi presso la prefettura di Taranto, cui parteciperà

Lunetta Franco, Presidente del Circolo Legambiente di Taranto, partendo dalla valutazione della

grave situazione sanitaria della città di Taranto, Legambiente presenta al Ministro le proprie

richieste affinché si attuino alcuni interventi ritenuti prioritari per limitare i rischi cui è esposta la

popolazione, nonché ai fini della prevenzione e della cura delle patologie connesse

all’inquinamento di origine industriale.

In particolare le richieste di Legambiente riguardano:

1. uno studio serio e approfondito sullo stato di salute della popolazione e dell’ambiente per

meglio capirne il grado di compromissione, dare chiare indicazioni ai cittadini sui

comportamenti da attuare, o da evitare, per limitare il rischio con l’attuazione di una

conseguente, capillare, campagna di informazione - nel merito - della popolazione

2. uno studio analogo alla perizia prodotta dagli epidemiologi nell’ambito dell’inchiesta

sull’Ilva (estremamente rigorosa ma contestualmente agile e veloce nei tempi di

realizzazione) sulle ricadute sanitarie degli altri principali impianti industriali presenti sul

territorio: ENI, CEMENTIR, ARSENALE MARINA MILITARE. Non si aspetti che sia la

magistratura ad intervenire. Non si affrontino questi problemi solo quando si verifica

un’emergenza: il dottor Forastiere, coordinatore del gruppo che ha redatto la perizia

epidemiologica, nell’ambito dell’incidente probatorio in cui fu discussa la stessa perizia ha

dichiarato chiaramente il suo stupore che un’indagine come quella condotta dalla procura

non fosse stata realizzata prima e che l’input fosse dovuto venire dalla magistratura

3. la creazione e il potenziamento di presidi di prevenzione e cura specializzati nelle patologie

connesse all’inquinamento per garantire la prevenzione e la possibilità di cure adeguate a

tutti i cittadini senza distinzioni di reddito e senza dover ricorrere ai cosiddetti “viaggi della

speranza”. Si ricorda che nella perizia viene indicato che si ammala e muore di più chi ha un

reddito più basso e questo è inaccettabile in un Paese che resta tra i più ricchi del mondo.

Primo obiettivo deve essere quello di ridurre le drammatiche liste d’attesa (anche più di un

anno in alcuni casi) per accedere a visite ospedaliere ed esami clinici indispensabili per una

vera prevenzione.

Infine Legambiente ricorda al Ministro e, attraverso la sua persona, all’intero Governo che in un

contesto così gravemente compromesso dal punto di vista sanitario e ambientale non è tollerabile

alcuna implementazione di impianti industriali che abbiano un più o meno rilevante impatto senza

un ulteriore insopportabile danno per la salute dei cittadini. Pertanto ritiene necessario bloccare il

raddoppio dell’inceneritore Appia Energy di Massafra (geograficamente molto vicino alla città di

Taranto) la cui utilità è tra l’altro del tutto discutibile in un contesto in cui è presente una capacità di

smaltimento ampiamente superiore alle necessità territoriali

21 ottobre 2012

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