Mercoledì, 11 Gennaio 2012 12:19

OPPOSIZIONE DI LEGAMBIENTE AL TAR DI LECCE CONTRO IL RICORSO ILVA

COMUNICATO STAMPA

Legambiente, nella circostanza rappresentata dagli avv. Massimo Moretti ed Eligio Curci, si è

costituita nei giorni scorsi in sede di TAR di Lecce in opposizione al ricorso che l’ILVA ha

presentato con l’intento di ottenere l’annullamento delle prescrizioni più rigorose che le sono state

imposte nell’A.I.A.. “Un tentativo” - dichiarano Lunetta Franco e Leo Corvace del circolo

Legambiente di Taranto, “per sminuire ulteriormente la portata di un’autorizzazione nei cui

confronti abbiamo già espresso, con le nostre osservazioni presentate al Ministero dell’Ambiente e

con interventi in tutte le sedi, fortissime critiche per le insufficienti prescrizioni ivi previste”.

Le prescrizioni impugnate dall’Ilva, spesso con argomentazioni pretestuose, riguardano, tra l’altro,

il sistema di abbattimento delle emissioni convogliate della cokeria, il campionamento in continuo

della diossina dell’impianto di agglomerazione, il riutilizzo dei reflui dai depuratori Gennarini e

Bellavista.

Nel ricorso l’Ilva presenta, In maniera del tutto fuorviante, un quadro ambientale rassicurante circa

l’esercizio dei suoi impianti e ritiene conclusa la fase di adeguamento alle M.T.D. (Migliori

Tecnologie Disponibili) per la cokeria (“ da annoverarsi tra quelle di nuova e migliore concezione

tecnica”). E’ evidente come l’azienda, nonostante le forti criticità ambientali tuttora presenti nel

territorio, non intenda spingersi molto oltre gli interventi pur effettuati in questi anni. L’ILVA si

oppone inoltre all’adozione di prescrizioni che non rientrano tra le stesse M.T.D. quali appunto

alcune di quelle impugnate. “No contestiamo con forza” – continuano Franco e Corvace – “questa

posizione, ora anche di fronte al TAR, sia sul piano giuridico, sia sulla base delle emergenze

ambientali del territorio. La normativa italiana ed europea in materia prevede infatti la

possibilità, con il rilascio dell’A.I.A., di imporre misure e valori limite di emissione più

rigorosi rispetto a quelli previsti dalle linee guida sulle M.T.D. e dalla legislazione di settore.

Le citate prescrizioni sono quindi da ritenersi del tutto legittime”.

Nello specifico, l’installazione di un sistema di abbattimento delle emissioni convogliate della

cokeria, che ne è attualmente priva, è assolutamente necessaria per ridurre drasticamente il loro

impatto ambientale anche in rapporto alle emergenze benzo(a)pirene e PM 10 tuttora vigenti. Per il

2005 l’Ilva dichiara una stima pari a 251 t/a di polveri, 2222 t/a di NO2 e 2160 t/a di SO2, dati

peraltro sottostimati secondo la commissione IPPC.

Altre emergenze, come il depauperamento della falda e la carenza di acqua, impongono che venga

mantenuta la prescrizione di utilizzo, da parte aziendale, dei reflui depurati in luogo dell’attuale

prelievo di acque dal fiume Sinni. Prescrizione già prevista dal “Piano Regionale di Tutela delle

Acque” e dal Commissario straordinario per l‘emergenza idrica. Oltretutto il sistema di condotte ed

impianti di affinamento progettato allo scopo è stato in gran parte già realizzato. Con le acque non

più utilizzate si potrebbe finalmente riempire l’invaso Pappadai, altrimenti destinato a rimanere

un’incompiuta nonostante gli ingenti costi sostenuti per realizzarlo.

Legambiente Taranto – Via Temenide, 30/A – 74121 Taranto – tel e fax 099-4704820 - 3391903406

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Di particolare importanza è la conferma del campionamento in continuo della diossina in presenza

di una situazione sanitaria preoccupante, di due ordinanze di inibizione alle attività di pascolo e alla

coltivazione dei mitili e dell’abbattimento di circa 2200 capi di bestiame contaminati. Con questa

prescrizione si applicherebbe la legge regionale “antidiossina”in tutta la sua portata, tenendo sotto

controllo un inquinante dei cui effetti devastanti la Procura si sta occupando con l’ipotesi di reato

di procurato disastro ambientale. Inoltre il campionamento in continuo permetterebbe di confermare

o meno i livelli sotto la soglia di 0,4 n/g di recente rilevati dall’ARPA per le emissioni di diossina.

Legambiente, con la costituzione in opposizione al TAR di Lecce, richiede quindi il totale

respingimento del ricorso presentato dall’Ilva ed il mantenimento delle prescrizioni dell’A.I.A.

impugnate da ILVA.

 

Circolo di Taranto

Taranto, 11 gennaio 2012 

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